Ministero della Cultura

1. L’inizio della storia urbana

 

Le fonti letterarie e i resti archeologici sono concordi nel presentarci Teate come un centro dotato di una fisionomia urbana già in Età repubblicana (509-31 a.C.). La “metropoli dei Marrucini”, per utilizzare le parole di Strabone, era organizzata su dei terrazzamenti e si estendeva tra i due poli religiosi dell’Acropoli sul colle della Civitella e del Santuario del Pozzo, nell’area in cui saranno costruiti i Tempietti romani di Età giulio-claudia (27 a.C-68 d.C). Del santuario dell’Acropoli (II sec.a.C.) si conservano le fondazioni in calcestruzzo relative a un tempio etrusco-italico e un ricco apparato di decorazioni in terracotta dipinta, rinvenute con uno scavo nel 1965, durante i lavori per la costruzione della palestra dell’Istituto Magistrale. I materiali erano contenuti in una fossa ricavata lungo le pendici del colle della Civitella, dove erano stati ritualmente deposti ed intenzionalmente nascosti all’indomani della guerra sociale (90-89 a.C.), nell’ambito di un progetto di ristrutturazione dell’area sacra. Tale progetto, che prevedeva probabilmente la costruzione di nuovi edifici templari, non fu portato a termine, ad esclusione della realizzazione di un portico di contenimento di età cesariana. Nel I sec.d.C. la costruzione dell’Anfiteatro segnò un drastico cambiamento nella destinazione d’uso dell’area, che per secoli era stata il cuore politico e religioso della “metropoli” dei Marrucini.

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